Il nuovo (vecchio) cortometraggio del maestro dell'irreale
L'attesa è stata svelata. Dopo ben cinque anni dalla sua realizzazione, David Lynch pubblica sul proprio canale YouTube, il cortometraggio Fire (Pozar) (2020 – 10').
In questi ultimi tempi Lynch è stato alle prese con diverse esperienze, soprattutto musicali, come Thought Gang insieme ad Angelo Badalamenti. Di recente, precisamente a gennaio, ha fatto uscire per Netflix un altro piccolo film What did Jack do? (2020 – 17'). Un'opera così surreale che basterebbe leggere la sola sinossi per capire quale sensazione aspettarsi: “Un detective interroga una scimmia sospettata di omicidio”.
Allo stesso modo e nelle ultime settimane, siamo stati abituati a vedere i brevissimi video giornalieri che lo stesso Lynch pubblicava (e continua a fare) sul suo canale, dove, in via molto divertita ma comunque geniale, parla delle condizioni atmosferiche. Un gioco per lui, una sorta di ri-appropriazione del tempo condivisibile con il pubblico e, forse, dato anche dal confinamento da Coronavirus.
Tornando a quest'ultima opera, Lynch si apre molto sulla tecnica dell'animazione, tanto da crearne personalmente i disegni, lasciando invece la parte animata a Noriko Miyakawa.
Un film d'animazione duro e graffiante, come la tecnica che lo rappresenta. Un'opera (vecchia) nuova, che si porta dietro anni di stasi e silenzio, dove si intravedono segni grotteschi e bizzarri, stile che lui stesso ormai rende riconoscibile.
In attesa di vedere presto altre sue idee sperimentali (e folli), ecco qui il link per la visione del cortometraggio.
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